via dell'amore ecologica

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Da oggi la Via dell'Amore diventa ulteriormente ecologica : circa cento led luminosi, rigorosamente alimentati da pannelli solari, creeranno un percorso notturno soffuso ed ulteriormente suggestivo.
Considerando che dal tramonto in poi non si paga più il ticket per accedere al famosissimo percorso non è difficile pensare che molti sceglieranno proprio gli orari serali per percorrere il sentiero dove piccole luci, sistemate a poca altezza da terra e dal funzionamento garantito anche in caso di nebbia marina, illumineranno quanto basta ad una camminata in sicurezza, certo non abbagliando oltre il dovuto per non compromettere l'atmosfera incantevole dei panorami.
L'impianto, alimentato da pannelli fotovoltaici, è stato realizzato dal Parco Nazionale delle Cinque Terre che gestisce il comprensorio, con un contributo del Ministero dell'Ambiente.
Naturalmente, l'idea è la prima di una serie che prevede l'estensione dell'illuminazione "pulita" a molti altri percorsi panoramici con il dichiarato scopo, oltre a quello della sicurezza e della suggestione, di allungare il tempo di fruibilità turistica delle splendide località. 

Riomaggiore e Manarola

 . . . a seguire troviamo Manarola, paesino molto simile a precedente Riomaggiore e collegato allo stesso tramite uno dei più famosi sentieri del mondo : la cosiddetta "Via dell'Amore".
Si tratta di un viottolo costiero completamente scavato sul fianco della collina che separa i due borghi, dove, ad ogni passo, si aprono scorci panoramici sempre nuovi e tutti di incomparabile bellezza e suggestione, tanto da richiamare turisti e "camminatori" davvero da ogni parte del mondo. Il contrasto violento tra il verde lussureggante della collina alle spalle con l'azzurro del mare illuminato da un sole splendente crea suggestioni praticamente indimenticabili, considerando anche che il viottolo corre a mezz'altezza a 10-15 anche 20 metri sul livello del mare, aggiungendo quindi al già splendido panorama la prospettiva dell'altezza e la vista dall'alto delle insenatura della costa dove il mare si infila e ringhia e ruggisce durante le mareggiate.
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Sia Riomaggiore che Manarola sono borghi piacevolissimi e veloci da visitare : piccoli e raccolti, conservano la tipica architettura ligure alta, stretta e vivamente colorata (famoso è il colore rosso "Liguria") che caratterizza molte abitazioni. Le case sono addossate le une alle altre e praticamente nessuna ha basamento orizzontale, sono tutte in discesa verso il mare e sotto alle abitazioni, le vecchie cantine sono diventate esercizi commerciali : botteghe, enoteche, negozi, bar, ristoranti che non sono comunque sufficienti a soddisfare il continuo flusso di turisti che visita annualmente questi luoghi.
Bellissima la discesa a mare con gli antichi scivoli per le barche al centro della piccolissima insenatura circondata dalle abitazioni da dove, ancora oggi, a notte fonda partono i pescatori per le battute nel pescosissimo Mar Ligure.

fine settimana imperdibile !

Già il viaggio stesso in battello e' un paradiso per gli occhi; la città di La Spezia è incastonata in un golfo meraviglioso che madre natura ha voluto disegnare senza risparmio : nel lato corto di una "U" immaginaria troviamo infatti la città mentre alle due estremità dei lati lunghi vi sono appunto Lerici (ad Est) e Portovenere (ad Ovest), da cui prosegue poi la costa con le Cinque Terre e sempre verso Ovest sino alla Francia.
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Dal battello e' possibile già ammirare tutto questo, a partire dal paese di Tellaro che si può scorgere appena salpati dal molo di Lerici ed allontanatisi quel tanto che basta a doppiare l'imponente mole del Castello, ci appaiono quindi Tellaro con la sua scogliera sul mare, più in alto La Serra (frazione residenziale di Lerici da cui si gode un panorama incantevole) e quindi tutta la cittadina di Lerici con il suo prolungamento naturale ad Ovest con l'abitato di San Terenzo.
Navighiamo quindi in un mare veramente cristallino (ricordiamo che in tutto il golfo i fondali sono profondi e prevalentemente scogliosi favorendo la pulizia dell'acqua) e scorgiamo alla nostra sinistra il profilo delle tre isole di cui parleremo poi.
Spendiamo ora due parole per smentire il credo comune che vuole l'acqua del mare che bagna le città dotate di un porto mercantile come sporchissima e pericolosa : se questo può essere vero per alcune grosse città industriali certo non lo è per La Spezia ed il suo golfo.
L'ottima rete di depuratori civili, le dimensioni contenute del porto e la vigilanza sempre attiva dei preposti alla salvaguardia dell'ambiente, la costante presenza di correnti marine e la profondità del Mar Ligure ne fanno uno dei mari più pescosi e cristallini, prova ne sia la costante e proficua coltivazione dei mitili e l'approdo quotidiano dei pescherecci per il mercato del pesce.
Ad ulteriore testimonianza di questo, possiamo citare il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu assegnato ogni anno ora all'una ora all'altra località del golfo.
Passando con il battello, spostando lo sguardo al di là della diga foranea (piuttosto bassa anche se lunga !), si possono intravedere proprio le vaste coltivazioni di mitili, con i classici paletti delle reste che spuntano dall'acqua ordinati in perfetta scacchiera.
Proseguiamo la navigazione e arriviamo all'altra sponda del golfo dove ci possiamo riempire lo sguardo con il promontorio della chiesetta di San Pietro, punta estrema dell'abitato di Portovenere, scorcio celebrato in tutto il mondo per la poesia del paesaggio. Portovenere merita ovviamente una visita particolareggiata, ma lo vedremo in seguito.
Navigando ancora, sempre con la costa alla nostra destra, ecco le scogliere delle Rosse (chiamate così giusto in omaggio alla colorazione della scogliera) e subito dopo apparire la prima propaggine della costa piu' famosa di tutta la Liguria : le Cinque Terre.
Si comincia con Riomaggiore, ed abbiamo davanti il classico paesino di pescatori, piccolo e raccolto intorno al nucleo centrale rappresentato dalla chiesa parrocchiale, ma con una particolarità che distingue tutte queste terre : l'abitato è sviluppato a partire dalla piccola insenatura sul mare sino alla sommità superiore della scogliera, con un andamento che segue obbligatoriamente la morfologia del territorio e che ha segnato pesantemente la coltivazione dei vigneti, come abbiamo visto e come vedremo in seguito.
Mi sono sempre chiesto quale allenamento devono avere gli abitanti anziani di questi borghi (e badare bene : qui la longevità è di casa !) per spostarsi anche solo da una parte all'altra del paesino per diletto o per necessità quale la spesa o altro, considerando che parliamo di dislivelli notevoli e di scalinate che stancano anche i camminatori provetti !
. . . continua . . .

da Lerici per . . .

Per la verità, la scelta turistica dell'amministrazione di Lerici non lascia spazio all'improvvisazione, nel senso che dovendo alloggiare nella ridente cittadina (che comunque consiglio), conviene prenotare l'alloggio per tempo e farsi spiegare bene dal gentile receptionist le modalità di ingresso in paese : per tutta la stagione estiva e per tutti i weekends dell'anno, rigorose telecamere e solerti vigili urbani non permetteranno deroghe alla ferrea ZTL che cinge la località.
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La mattina dopo pero', ognitempo e di buon ora, si parte con il battello per la gita alle Cinque Terre ed il giro delle Isole Palmaria, Tino e Tinetto.
www.navigazionegolfodeipoeti.it
Parliamo di uno dei tratti più belli di costa ligure, italiana, europea e forse . . . mondiale.
Delle Cinque Terre si è già detto e non si dirà mai abbastanza, ma non vanno dimenticate le tre isole che si affacciano sul golfo di La Spezia e che, se poco praticabili perchè sotto presidio della Marina Militare (delle tre solo l'isola Palmaria consente lo sbarco ed è in parte praticabile), anche solo circumnavigandole rivelano panorami mozzafiato e fondali profondi con acqua cristallina.
L'itinerario migliore prevede la partenza dall'imbarcadero di Lerici (proprio sul molo davanti alla centralissima Piazza Garibaldi) intorno alle 10,30 con sosta alle Cinque Terre e rientro intorno alle 17,00 pomeridiane.
. . . continua . . .

weekend ideale !

E' quello che ti permette di ottimizzare i già risicati tempi a disposizione e di farti godere delle bellezze dei luoghi.
Per visitare il tratto di costa appena descritto (da Est a Ovest e cioè dall'estrema punta Est della Liguria che è Marinella di Sarzana sino alle Cinque Terre, anche con una puntata in terra toscana con visita a Viareggio e la Versilia) ho scelto come "base" la splendida località di Lerici.

E' stata una scelta dettata non soltanto dalla bellezza della cittadina, ma anche e soprattutto dalla sua funzione di "starter" per la visita breve a tutta la costa sopra descritta nella massima comodità.
Partiamo comunque col dire che anche Lerici val bene una "messa": la cittadina è davvero accessibile comodamente da mezza Italia, servita benissimo dall'autostrada A12 (Genova-Livorno) che la pone a due ore da Milano, due ore e mezza da Torino e quattro ore da Roma (tanto per esprimerci in tempi di percorrenza !).
Usciti dall'autostrada, 15 minuti di statale ben segnalata portano alla cittadina marinara ed ai suoi alberghi www.comune.lerici.sp.it