Manarola ed il suo presepe luminoso !


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15.000 piccole lampadine distribuite su di una superficie coltivata a vigneti di 4000 metri quadrati.
Otto chilometri di cavi che le congiungono arrampicandosi su strutture di alluminio, ferrotubi, rottami ferrosi : materiali di recupero abilmente assemblati da Mario Andreoli, pensionato delle ferrovie che 32 anni fa ebbe l'idea di creare questa incredibile suggestione proprio nella sua terra natale.

Bisogna aspettare la sera e poi sfido a non rimanere rapiti da un simile spettacolo : la collina si illumina in decine di figure visibili a centinaia di metri di distanza per ricreare il paesaggio della natività in modo assolutamente originale.

Le foto della collina illuminata hanno da tempo fatto il giro del mondo ed il passaparola ha portato a Manarola migliaia di turisti : basterebbe solamente questa attrazione a giustificare una visita, ma considerando che in contemporanea si possono visitare le Cinque Terre, come si può rinunciare ?

Buon Natale a tutti !!!!

perchè le Cinque Terre in inverno ?

Perchè se non avete mai visto una mareggiata così da vicino da sentir pizzicare la pelle del viso per gli spruzzi di salmastro, se non avete mai sentito il vento fischiare tra i vicoli portandovi un inconfondibile odore di mare, se non avete mai ascoltato il profondo silenzio di un paesino di poche anime affacciato sul mare al calar della sera, se non vi siete mai sentiti tutt'uno con l'universo abbracciando il mare con lo sguardo da una ringhiera della Via dell'Amore, ecco . . . per tutti questi motivi (e per molti altri !), dovete visitare la Riviera Ligure d'inverno.

Non servono soggiorni di settimane, basta un weekend : due giorni ed una notte al massimo due notti, la zona e' raggiungibile in poche ore da mezz'Italia ed è ben servita dalle ferrovie (anzi, il treno era anticamente l'unico mezzo di comunicazione con il resto del mondo).

Se arrivate il treno, non restate seduti sino alla vostra stazione; lo spettacolo che vi si presenterà al finestrino è già qualcosa da ricordare insieme all'ammirazione per l'ingegno dell'uomo che è riuscito a creare una linea ferroviaria dove davvero non ti aspetti.

Se da bambini eravate appassionati di plastici o diorami per trenini elettrici (e ditemi chi non lo è stato !), sicuramente eravate affascinati soprattutto dai percorsi che prevedevano ponti e gallerie in successione . . . ecco . . . arrivare alle Cinque Terre in treno è un po' come viaggiare in un gigantesco plastico ferroviario a dimensione naturale.

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Comunque l'importante è arrivare e, d'inverno, a meno di scegliere particolari periodi festivi, ecco la possibilità di trovare alloggio (miracolo !), riuscire a prenotare un ristorante (altro miracolo !) e percorrere sentieri e paesini senza sentirsi sospinti da altri turisti !

Inutile dire che l'atmosfera che si respira nella bassa stagione è completamente diversa, ma a coloro che amano il mare ed i suoi luoghi certo non mancherà la ressa estiva od il tuffo dalla scogliera.

Buona vacanza !


Cinque Terre e Giro d'Italia



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Sembra che una cronometro del Giro d'Italia 2009 possa bearsi dello splendido scenario delle Cinque Terre.

Nel 2005 e 2006, quando questi famosi squarci panoramici fecero da cornice al passaggio dei "girini", si ebbero picchi di audience dovuti proprio alla bellezza dei luoghi e l'anno prossimo si vorrebbe incrementare l'interesse stabilendo proprio un arrivo in una delle cinque località.

Il problema sollevato dagli ispettori del giro sarebbe casomai la logistica che segue l'arrivo della tappa, in quanto la ricettività e gli spazi delle Cinque Terre non sono sufficienti ad ospitare tutta la carovana e si pensa quindi ad una sistemazione limitrofa pur mantenendo l'arrivo nei paesini.

Speriamo che la cosa vada in porto e possa dare ulteriore risalto mediatico ad una zona tra le più belle d'Italia.

Cinque Terre, nonostante la crisi . . .


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L'ultima stagione turistica ha visto un incremento delle presenze generali che si attesta intorno al 8%.

Certo gli italiani non calano più come prima in formazioni compatte ma ci hanno pensato gli stranieri a tenere alto il movimento turistico.

Gli statunitensi, storditi dall'epicentro della crisi economica, hanno mollato di colpo ma non così per scandinavi, australiani e nozelandesi e, sopresa delle sorprese, i "cugini" francesi hanno moltiplicato le presenze, anche qui complice probabilmente la crisi economica che ha modificato le vacanze extraeuropee in escusioni relativamente limitrofe e quindi . . cosa meglio delle "vicine" Cinque Terre ?

Da non dimenticare anche la costante crescita del turismo dell'Est, con l'incremento di estoni, lituani e lettoni, insomma . . . le Cinque Terre "tirano" sempre !!!

Lerici ed il decoro civico !


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Presto la cittadina di Lerici vanterà una vera e propria Task Force che infliggerà pesanti sanzioni a chi non aggiornerà e manterrà il decoro della propria struttura, sia essa casa, ufficio, negozio o comunque pubblico esercizio.

Quindi, l'ultima brillante idea della giunta comunale è questa : dopo aver sfiancato economicamente la cittadina (ex perla del golfo dei poeti) ed averla spopolata di turisti (e residenti) con un dissennato piano urbano e viario, perchè non vessare ulteriormente i pochi rimasti addebitandogli anche oneri da sempre competenti al comune ?

Da oggi quindi, operatori turistici, proprietari di case, esercenti commerciali di qualunque tipo, dovranno scucire dal portafoglio già tartassato (in primis dalla vertiginosa calata degli incassi), anche gli ultimi euro rimasti, vuoi per sostenere spese di abbellimento e mantenimento (civico ?), oppure vuoi per pagare le salatissime sanzioni che colpiranno i non ottemperanti.

Tutto questo, naturalmente, mascherato dietro "l'intento di conferire una marcia in più alle qualità del tessuto commerciale locale e di strutture private, sia sotto il profilo estetico, sia sotto quello della solidità e del decoro".

Ci chiediamo dunque, parafrasando Cicerone :"Quousque tandem abutere, comune di Lerici, patientia civium ?" che tradotto per chi non mastica il latino suona così : "sino a quando abuserai, o comune di Lerici, della pazienza dei cittadini ?

facebook e Cinque Terre !


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Il Parco delle Cinque Terre si aggiorna con Facebook e registra subito piu' di un migliaio di utenti.

La comunità virtuale è in continua crescita ed in soli due mesi dalla crazione del profilo ha già riunito 1400 amici delle Cinque Terre che giungono davvero da tutto il pianeta.

La pagina dedicata viene ovviamente aggiornata in tempo reale ed è facilissimo quindi addentrarsi nel suggestivo mondo di quest'angolo di paradiso con video, gallerie fotografiche, notizie, reportage e tutto ciò che concerne la diffusione delle informazioni con la possibilità di scaricare e condividere tutto il materiale.

In preparazione anche un nuovo portale web particolarmente tematico che, oltre alle informazioni storico/turistico/culturali, svolgerà anche una funzione promo-commerciale a sostegno anche di tutte le strutture ricettive che lavorano con il territorio. 

Appello per salvare le Cinque Terre

Riprendiamo dalla rete e pubblichiamo :

Appello per salvare le Cinque Terre

Fermiamo la costruzione di un residence allo spiaggione di Corniglia

Noi cittadini europei, amanti del territorio delle Cinque Terre che consideriamo un ambiente naturale di eccezionale bellezza ed equilibrio antropico, siamo venuti a conoscenza che sulla costa e sul “Sentiero azzurro” che collegano i paesi di Corniglia e Manarola (siti nei Comuni di Vernazza e Riomaggiore), è stata autorizzata l’edificazione di un residence costituito da 42 appartamenti, ristorante, bar, piscina, per un totale di 6000 metri cubi, su un fronte di 250 metri lungo mare. 

  Questa mega-struttura - del tutto incongrua rispetto ad una località cosparsa di minuscole abitazioni inserite fra rocce e balze collinose ricoperte da vigneti digradanti verso mare - dovrebbe collocarsi sul sito del vecchio tracciato ferroviario che è stato venduto nel 2003 dalle Ferrovie dello Stato ad una società immobiliare privata, per l’esigua somma di €. 195.000, senza che nessuno fra gli enti istituzionali ritenesse necessario acquisirlo al fine di preservarlo e di mantenerne la destinazione ad uso pubblico. 

Al contrario, il Ministero per i beni e le attività culturali, l’ente Parco Nazionale delle Cinque Terre, la Regione Liguria, la Provincia di La Spezia, i comuni di Riomaggiore e Vernazza sembrano sostenere con convinzione la costruzione progettata, contro la quale hanno fatto ricorso al T.A.R. della Liguria privati cittadini e l’associazione ambientalista V.A.S. (Verdi Ambiente e Società), ottenendo una prima sentenza di annullamento degli atti autorizzativi della edificazione, ciò che ha comportato il blocco dei lavori. Avendo gli interessati - pubblici e privati - interposto appello, la causa pende ora avanti il Consiglio di Stato che dovrà deliberare nei prossimi mesi. 

La progettata edificazione è destinata a deturpare irrimediabilmente un ampio tratto di costa, deteriorare il precario equilibrio ambientale in una località collinosa già soggetta a frane e a sottrarre all’uso pubblico una vasta area di spiaggia. L’autorizzazione a costruire appare tanto più incongrua, se si considera che le Cinqueterre sono sottoposte a  varie tutele ambientali. Dal 1997 sono iscritte nella lista UNESCO dei beni patrimonio dell’umanità; dal 1998 sono un’area marina protetta; dal 1999 sono un territorio protetto attraverso la costituzione di un Parco Nazionale. Ciò non ha impedito il rilascio di un’autorizzazione a costruire, che contrasta con la previsione di leggi regionali, nazionali e con importanti direttive ambientali europee. 

Segnalazioni di associazioni ambientaliste e di cittadini singoli, articoli comparsi sulla stampa quotidiana e su riviste specializzate, tra cui l’autorevole Giornale dell’Architettura, hanno allertato l’UNESCO che sta monitorando la situazione. Ma il timore è che, come spesso accade, gli interventi di salvaguardia siano inesistenti o intempestivi, e che il patrimonio dell’umanità venga irreparabilmente compromesso. 

La disinvoltura con cui il problema viene trattato dagli enti italiani preposti alla tutela paesaggistica e la sottovalutazione degli effetti devastanti per il territorio, rendono urgente il formarsi di un’opinione pubblica partecipativa, che provochi un ripensamento radicale da parte di tutti i titolari di potestà decisionale, a livello regionale e nazionale. Appaiono inoltre urgenti e necessari una verifica e un intervento da parte del Parlamento Europeo, della Commissione Europea e dell’UNESCO, che con questo appello intendiamo sollecitare. 

            Chiediamo sostegno a questa iniziativa, invitandovi a inoltrare la vostra adesione al seguente indirizzo e-mail: perle5terre@libero.it. Vi preghiamo di indicare come oggetto: “Aderisco all’appello” e di scrivere nel testo il vostro “cognome, nome, professione, città”. 

Cinqueterre, 29 settembre 2008

 

 

 

 

via dell'amore chiusa per frane

Brutto periodo per i romantici fuori stagione.

A causa dell'eccezionale ondata di maltempo sono chiusi in questi giorni, sia la "Via dell'Amore" tra Riomaggiore e Manarola che il "sentiero azzurro" tra Manarola e Corniglia.

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Soprattutto il sentiero azzurro, essendo un percorso più accidentato (da veri escursionisti), risulta pericoloso in caso di maltempo in quanto spesso le interruzioni o gli smottamenti sono tamponati provvisoriamente  con assi di legno o con cancellate improvvisate che lasciano poco margine alla sicurezza degli escursionisti.

Migliore la situazione della Via dell'Amore anche se, le onde più alte, aggrediscono con tale violenza la passeggiata da impedirne la percorrenza.

Certo che il panorama (e le foto o le videoriprese) della mareggiata sulla costa delle Cinque Terre è un'espressione della natura così avvincente che molti hanno da sempre sfidato cartelli e transenne per poterla vivere da vicino (e spesso con tragiche conseguenze).

L'onda che si frange in mille flutti, il rombo assordante della risacca e l'intensissimo odore di salmastro che esplode da una bolla di gocce nebulizzate con lo sfondo della roccia scavata dal mare, è uno spettacolo al quale è difficile rinunciare e che lascia a bocca aperta tutti coloro che considerano ancora la natura come sovrana.

i rumori a Lerici ?


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Innanzitutto postiamo il fatto odierno : un nuovo movimento civico composto da militanti di Legambiente e semplici cittadini invoca a gran voce presso le istituzioni comunali e di polizia uno stop ai rumori molesti serali nella cittadina di Lerici e quindi soppressione a partire da una certa ora di tutte le manifestazioni musicali o comunque rumorose.


Antefatto : dovete sapere che esisteva una volta (tanti anni fa), una località di mare molto graziosa, piuttosto piccola ma altrettanto bella, rinomata e conosciuta in Italia ed all'estero per la bellezza dela sua baia, per l'invidiabile mitezza del clima in ogni stagione, per la facile raggiungibilità da mezza europa e per l'ospitalità che, se pur non eccellente come in Romagna, Sardegna, ecc., garantiva discreti e soddisfacenti soggiorni ai turisti che la sceglievano per il loro relax.


In questa piccola località, di nome Lerici, i turisti erano benvoluti : esistevano alberghi accoglienti, bar, ristoranti con verande sulla passeggiata, e, soprattutto da giugno a settembre ma più o meno in tutti i weekend dell'anno con prevalenza di quelli a cavallo di qualche festività, il paese risuonava del normale traffico di una località turistica, con barche che ormeggiavano, auto che transitavano scaricando visitatori, passeggiata a mare traboccante di gente, bar e gelaterie che lavoravano a pieno ritmo, musica nei bar all'aperto, manifestazioni, ecc. ecc. insomma . . . il paese era vivo !


Ma venne il giorno che, come in tutte le favole che si rispettino, arrivò l'orco cattivo nei panni di una giunta comunale che, in virtù di ottenere consenso popolare (volgarmente : VOTI !) dagli abitanti anziani di Lerici (la maggioranza, ovviamente !), trovò il modo di disintegrare tutto questo trasformando la ridente cittadina in un paese . . . da ridere !


Gli anziani di Lerici, da buoni liguri musoni e scostanti, fieri del loro passato di marinai e pescatori quindi riottosi ad ogni forma di socializzazione o di innovazione, perfettamente dimentichi dei lucrosi affitti da sempre ricavati dagli appartamenti estivi o dai fondi commerciali locati a ristoratori e baristi e completamente disinteressati del futuro professionale dei loro eredi giovani, appoggiarono incondizionatamente le idee oscurantiste della nuova giunta che ebbe buon gioco quindi, mascherando l'ottusità con non precisate intenzioni ecologiste e ambientaliste, a vietare tutto il vietabile allontanando definitivamente non solo il turismo estivo e stanziale, ma anche il pendolarismo turistico dalle vicine località che garantiva almeno la sussistenza invernale degli esercizi commerciali.


Ecco quindi istituire in tutto il paese (badate bene : intendiamo proprio tutta la striscia di costa che collega e congiunge i paesi di San Terenzo e Lerici !) una rigorosa ZTL che, durante l'estate, non permette neanche il transito veicolare degli abitanti delle frazioni del comune stesso, supportata da un parcheggio (a pagamento salato !), ben distante dal centro cittadino e naturalmente costantemente insufficiente alla bisogna.


Ecco istituire un servizio navetta tra parcheggio e centro ridicolmente sottodimensionato e con termine (in un paese di villeggiatura estiva), con il calar della sera.


Ecco permettere lo sventramento di una collina esttamente sopra il paese (intervento ambientalista ?), con la costruzione di unità immobiliari e garage da vendere od affittare a chissà chi (vista la depressione della zona).


Non contenti, ecco l'ultima innovazione delle telecamere a circuito chiuso posizionate agli accessi delle zone vietate per cogliere ogni minima infrazione e punire convenientemente anche il piu' piccolo triciclo non autorizzato che osasse intrufolarsi nelle strade della ex ridente cittadina.


Ex ridente perchè ormai i turisti sono solamente un ricordo : flagellati dai divieti e dalle multe, impediti nel raggiungere il paese, scomodati nel raggiungere il centro dal parcheggio, vessati dai negozianti che strangolano economicamente i pochi che rimangono, anche gli storici habituè di questi lungomare hanno preferito altri lidi, magari meno romantici e panoramici, ma almeno comodamente raggiungibili.


E che dire dei turisti pendolari dalle zone limitrofe che, se prima facevano di Lerici una meta sicura per il fine settimana od anche per una cena in riva al mare, ora inorridiscono solo a pensare di dover avvicinarsi alle telecamere . . .


Per non parlare dei negozianti che tra chiusure anticipate di serrande e cambi di gestione, una settimana si ed una no compaiono sulle cronache dei quotidiani locali con iniziative di protesta verso la situazione fattasi ormai insostenibile.


Ed ora ? . . . ecco Legambiente con i cittadini al seguito che chiedono di ridurre i rumori notturni : rumori notturni in un paese blindato ? Ahh si, . . . forse lo sferragliare delle catene dei fantasmi . . . . !!!

un filo ideale tra Lerici e Costa Azzurra

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Dopo un patto di semplice amicizia sancito da scambi di visite e doni e durato alcuni mesi, domenica scorsa (26 Ottobre) si è sancito ufficialmente il gemellaggio tra le due cittadine di LERICI e di MOUGINS.

Come Lerici, anche la cittadina francese che sorge in Costa Azzurra, oltre ad avere all'incirca le stesse dimensioni e numero di abitanti, denota una forte connotazione turistica che, nelle intenzione dei sindaci e dei promotori delle due località, se incanalata con obbiettivi comuni potrebbe portare ad un notevole ritorno turistico e di conseguenza economico.

L'occasione è stata propizia (complice anche una bellissima giornata di sole), per una festa vera e propria che ha colorato tutta Lerici da mattino a sera ed ha sicuramente movimentato la giornata dei turisti che certo non si aspettavano una tale accoglienza in un fine settimana di tardo ottobre.

Villa Marigola, centro congressi Cassa Risparmio della Spezia

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Nella visita al comprensorio di Lerici non può assolutamente mancare una visita ad un particolare edificio e soprattutto al suo stupendo giardino.

Situato sopra un'altura prospicente alla baia della Venere Azzurra, si erge ora come uno dei centri congressi più belli e panoramici di tutto il paese : si tratta di Villa Marigola, ora Centro congressi della Cassa di Risparmio della Spezia.

E' uno splendido edificio del XVIII secolo, inizialmente dimora di villeggiatura dei marchesi Ollandini, venne costruito con l'aggiunta di una terrazza molto ampia che accoglieva "il giardino degli agrumi" con il vasto podere intorno ricco di viti ed olivi.

Nel secolo successivo, il parco della villa, vanto della costruzione, subì il fascino dei giardini all'Inglese e venne ridisegnato con i vialetti e le aiuole tipiche del periodo; nel mentre, la proprietà passo di mano in mano a parecchie famiglie nobili (tra cui l'ammiraglio inglese Sir Reginald Pearce) sino ai marchesi Magni Griffi dall'inizio del '900.

Famosa è la sua torretta per aver accolto le meditazioni del grande Sam Benelli nella stesura della sua "cena delle beffe".

Dopo una ristrutturazione accurata avvenuta nell'ultimo decennio, ora la villa con il favoloso parco ospita nelle sue sale le più prestigiose manifestazioni culturali ed i congressi più importanti di tutto il levante ligure nonchè importanti seminari scientifici nazionali ed internazionali.

Offre ospitalità a circa 400 congressisti, con un salone centrale da 180 posti, 2 salette da 30 ed altre sale tutte finemente decorate ed arredate, più un'area espositiva a pianterreno di circa 180 mq.

Le dotazioni tecniche sono tra le più moderne così come non mancano tutti i servizi di supporto quali parcheggio privato con shuttle, ristoranti, bar, segreteria, traduzione simultanea, sala regia, ecc.

la "querelle" Eco del Mare

Esiste un posto, nella liguria di Levante, che molti definiscono un angolo di paradiso : dal momento che quei molti non sono soltanto affezionati ancorchè anonimi turisti, ma soprattutto personaggi del jet set (e comprendiamo anche mondo politico, letterario, giornalistico, ecc) ecco che quel posto diventa in poco tempo conosciutissimo in tutta Italia ed all'estero.
Parliamo della spiaggia (ma forse è riduttivo chiamarla così !) "Eco del Mare" a Fiascherino di Lerici, dove una fantastica insenatura naturale racchiude uno stabilimento balneare tra i più esclusivi d'Italia.

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La storia comincia ben 53 anni fa, quando un gentiluomo svizzero capita in quella insenatura, se ne innamora, chiede la concessione al demanio marittimo ed attrezza una spiaggia difficilissima da raggiungere se non via mare, con il chiaro intento di applicare i princìpi della sua cultura alla sua nuova creatura : semplicemente lo stabilimento balneare più pulito, più silenzioso, più ordinato, più organizzato e . . . più caro almeno della Liguria e poi dell'Italia intera.

L'insenatura è racchiusa tra 2 speroni di roccia ed un'altra parete rocciosa la separa dalla strada carrozzabile che scorre molto più in alto : non si bada a spese nel realizzare un parcheggio privato ad altezza strada, una elegante scalinata per la spiaggia che si snoda in un fiorire di pini marittimi, ed un avveniristico ascensore realizzato trivellando la roccia !

A livello spiaggia la stessa viene ripasciuta a dovere e le infrastrutture (cabine, bar, ristorante, spogliatoi, ecc.) vengono erette con una cura ed uno stile tra l'elegante ed il discreto.

Ma la gestione svizzera sapeva bene che, per creare un ambiente esclusivo e frequentato da clientela esclusiva la vera differenza doveva farla il servizio : ed ecco nascere il mito della spiaggia più pulita e silenziosa d'Italia, dove persino i bagnini accorrevano con i portacenere per i clienti e dove si poteva passare un'intera giornata al mare quasi nel più perfetto silenzio : bandite radioline, palloni, giochi acquatici ed anche i bambini diventavano incredibilmente silenziosi e tranquilli.

Un'oasi di pace con bar e ristorante di alto livello ed un servizio da hotel a 5 stelle che ha richiamato, nel corso degli anni, tutti i vip che transitavano da questa parte di Liguria : da terra, ma anche dal mare, con gli yacht alla fonda nella magnifica rada davanti alla spiaggia che, grazie a favorevoli correnti marine, ha sempre vantato un mare terso e pulito.

Per 53 anni abbiamo detto poichè, dopo ininterrotte estati nel segno del sole e del silenzio, l'estate appena trascorsa, anche in concomitanza con la scomparsa del fondatore e con il subentro degli eredi, ha visto il cartello "chiuso" sul cancello d'entrata.

La motivazione, con tanto di manifesto dei lavori, è legata alla ristrutturazione di una parte delle cabine con trasformazione delle stesse in altrettante suites di lusso.

L'evento ha scatenato una ridda di polemiche che non si placano neanche con l'avvicinarsi dell'inverno : innanzitutto una protesta generalizzata degli abituali frequentatori della spiaggia privati degli abituali comforts (e ripetiamo non avventori comuni ma politici, attori, cantanti e teste coronate !), secondariamente le proteste delle associazioni turistiche per il danno di immagine arrecato alla zona intera, ma soprattutto le proteste delle associazioni ambientalistiche per la deturpazione del territorio e la definitiva chiusura dell'accesso al mare pubblico.

Infatti, l'area in questione, classificata di alto pregio, rientra nella giurisdizione del parco regionale del Magra e di Montemarcello e sarà quindi la Soprintendenza che dovrà stabilire se le trasformazioni in corso sono compatibili con le linee guida del parco, indipendentemente dall'assenso degli organi comunali che hanno già approvato i lavori.

La battaglia è solo all'inizio ma si presume che, visto gli interessi in gioco e vista soprattutto la caratura degli utilizzatori dello stabilimento, i vicoli e i palazzi comunali di Lerici e dintorni risuoneranno per molto della "querelle" Eco del Mare !

Corniglia e Vernazza

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In gara per la palma di più bella delle Cinque Terre ci sono sia Corniglia che Vernazza.

Entrambi bellissime dal punto di vista paesaggistico, Corniglia vanta sicuramente la spiaggia più ampia delle Cinque Terre (dopo Monterosso), mentre Vernazza la palma del porticciolo sicuramente più incantevole : proprio qui infatti fanno generalmente scalo i battelli che arrivano dalle località del golfo.


Corniglia è forse il paese meno turistico delle Cinque Terre; è situato in alto rispetto al mare ed alla spiaggia si arriva solamente tramite un lungo viottolo. Vernazza invece, intorno al porticciolo sviluppa tutta la sua potenzialità turistica con bar, ristoranti, trattorie ed alloggi.

le gite alle Cinque Terre sempre più di moda !

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Piu' che positivo il bilancio della stagione turistica delle Cinque Terre. Si registra l'8% di presenze in piu' rispetto all'anno scorso e ci sono buone prospettive anche per la stagione autunnale ed invernale soprattutto per quanto riguarda i flussi turistici esteri.
In testa agli aumenti i turisti australiani che affrontano ore di viaggio per soggiornare in queste terre, seguiti dagli americani, mentre per l'Europa sono tedeschi e francesi i più numerosi, seguiti da spagnoli, svedesi e norvegesi. Pare inoltre che, secondo autorevoli sondaggi, l'Italia con le Cinque Terre in testa, saranno tra le 10 destinazioni mondiali più visitate dagli americani entro il 2020.
La tandenza comunque rimane quella dei soggiorni brevi : tre/quattro notti con largo uso di affittacamere o bed and breakfast ed una considerazione si impone d'obbligo : se giungono addirittura dall'Australia per godere delle Cinque Terre noi italiani che le abbiamo a poche ore di auto che aspettiamo a visitarle ?

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Da oggi la Via dell'Amore diventa ulteriormente ecologica : circa cento led luminosi, rigorosamente alimentati da pannelli solari, creeranno un percorso notturno soffuso ed ulteriormente suggestivo.
Considerando che dal tramonto in poi non si paga più il ticket per accedere al famosissimo percorso non è difficile pensare che molti sceglieranno proprio gli orari serali per percorrere il sentiero dove piccole luci, sistemate a poca altezza da terra e dal funzionamento garantito anche in caso di nebbia marina, illumineranno quanto basta ad una camminata in sicurezza, certo non abbagliando oltre il dovuto per non compromettere l'atmosfera incantevole dei panorami.
L'impianto, alimentato da pannelli fotovoltaici, è stato realizzato dal Parco Nazionale delle Cinque Terre che gestisce il comprensorio, con un contributo del Ministero dell'Ambiente.
Naturalmente, l'idea è la prima di una serie che prevede l'estensione dell'illuminazione "pulita" a molti altri percorsi panoramici con il dichiarato scopo, oltre a quello della sicurezza e della suggestione, di allungare il tempo di fruibilità turistica delle splendide località. 

Riomaggiore e Manarola

 . . . a seguire troviamo Manarola, paesino molto simile a precedente Riomaggiore e collegato allo stesso tramite uno dei più famosi sentieri del mondo : la cosiddetta "Via dell'Amore".
Si tratta di un viottolo costiero completamente scavato sul fianco della collina che separa i due borghi, dove, ad ogni passo, si aprono scorci panoramici sempre nuovi e tutti di incomparabile bellezza e suggestione, tanto da richiamare turisti e "camminatori" davvero da ogni parte del mondo. Il contrasto violento tra il verde lussureggante della collina alle spalle con l'azzurro del mare illuminato da un sole splendente crea suggestioni praticamente indimenticabili, considerando anche che il viottolo corre a mezz'altezza a 10-15 anche 20 metri sul livello del mare, aggiungendo quindi al già splendido panorama la prospettiva dell'altezza e la vista dall'alto delle insenatura della costa dove il mare si infila e ringhia e ruggisce durante le mareggiate.
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Sia Riomaggiore che Manarola sono borghi piacevolissimi e veloci da visitare : piccoli e raccolti, conservano la tipica architettura ligure alta, stretta e vivamente colorata (famoso è il colore rosso "Liguria") che caratterizza molte abitazioni. Le case sono addossate le une alle altre e praticamente nessuna ha basamento orizzontale, sono tutte in discesa verso il mare e sotto alle abitazioni, le vecchie cantine sono diventate esercizi commerciali : botteghe, enoteche, negozi, bar, ristoranti che non sono comunque sufficienti a soddisfare il continuo flusso di turisti che visita annualmente questi luoghi.
Bellissima la discesa a mare con gli antichi scivoli per le barche al centro della piccolissima insenatura circondata dalle abitazioni da dove, ancora oggi, a notte fonda partono i pescatori per le battute nel pescosissimo Mar Ligure.

fine settimana imperdibile !

Già il viaggio stesso in battello e' un paradiso per gli occhi; la città di La Spezia è incastonata in un golfo meraviglioso che madre natura ha voluto disegnare senza risparmio : nel lato corto di una "U" immaginaria troviamo infatti la città mentre alle due estremità dei lati lunghi vi sono appunto Lerici (ad Est) e Portovenere (ad Ovest), da cui prosegue poi la costa con le Cinque Terre e sempre verso Ovest sino alla Francia.
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Dal battello e' possibile già ammirare tutto questo, a partire dal paese di Tellaro che si può scorgere appena salpati dal molo di Lerici ed allontanatisi quel tanto che basta a doppiare l'imponente mole del Castello, ci appaiono quindi Tellaro con la sua scogliera sul mare, più in alto La Serra (frazione residenziale di Lerici da cui si gode un panorama incantevole) e quindi tutta la cittadina di Lerici con il suo prolungamento naturale ad Ovest con l'abitato di San Terenzo.
Navighiamo quindi in un mare veramente cristallino (ricordiamo che in tutto il golfo i fondali sono profondi e prevalentemente scogliosi favorendo la pulizia dell'acqua) e scorgiamo alla nostra sinistra il profilo delle tre isole di cui parleremo poi.
Spendiamo ora due parole per smentire il credo comune che vuole l'acqua del mare che bagna le città dotate di un porto mercantile come sporchissima e pericolosa : se questo può essere vero per alcune grosse città industriali certo non lo è per La Spezia ed il suo golfo.
L'ottima rete di depuratori civili, le dimensioni contenute del porto e la vigilanza sempre attiva dei preposti alla salvaguardia dell'ambiente, la costante presenza di correnti marine e la profondità del Mar Ligure ne fanno uno dei mari più pescosi e cristallini, prova ne sia la costante e proficua coltivazione dei mitili e l'approdo quotidiano dei pescherecci per il mercato del pesce.
Ad ulteriore testimonianza di questo, possiamo citare il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu assegnato ogni anno ora all'una ora all'altra località del golfo.
Passando con il battello, spostando lo sguardo al di là della diga foranea (piuttosto bassa anche se lunga !), si possono intravedere proprio le vaste coltivazioni di mitili, con i classici paletti delle reste che spuntano dall'acqua ordinati in perfetta scacchiera.
Proseguiamo la navigazione e arriviamo all'altra sponda del golfo dove ci possiamo riempire lo sguardo con il promontorio della chiesetta di San Pietro, punta estrema dell'abitato di Portovenere, scorcio celebrato in tutto il mondo per la poesia del paesaggio. Portovenere merita ovviamente una visita particolareggiata, ma lo vedremo in seguito.
Navigando ancora, sempre con la costa alla nostra destra, ecco le scogliere delle Rosse (chiamate così giusto in omaggio alla colorazione della scogliera) e subito dopo apparire la prima propaggine della costa piu' famosa di tutta la Liguria : le Cinque Terre.
Si comincia con Riomaggiore, ed abbiamo davanti il classico paesino di pescatori, piccolo e raccolto intorno al nucleo centrale rappresentato dalla chiesa parrocchiale, ma con una particolarità che distingue tutte queste terre : l'abitato è sviluppato a partire dalla piccola insenatura sul mare sino alla sommità superiore della scogliera, con un andamento che segue obbligatoriamente la morfologia del territorio e che ha segnato pesantemente la coltivazione dei vigneti, come abbiamo visto e come vedremo in seguito.
Mi sono sempre chiesto quale allenamento devono avere gli abitanti anziani di questi borghi (e badare bene : qui la longevità è di casa !) per spostarsi anche solo da una parte all'altra del paesino per diletto o per necessità quale la spesa o altro, considerando che parliamo di dislivelli notevoli e di scalinate che stancano anche i camminatori provetti !
. . . continua . . .

da Lerici per . . .

Per la verità, la scelta turistica dell'amministrazione di Lerici non lascia spazio all'improvvisazione, nel senso che dovendo alloggiare nella ridente cittadina (che comunque consiglio), conviene prenotare l'alloggio per tempo e farsi spiegare bene dal gentile receptionist le modalità di ingresso in paese : per tutta la stagione estiva e per tutti i weekends dell'anno, rigorose telecamere e solerti vigili urbani non permetteranno deroghe alla ferrea ZTL che cinge la località.
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La mattina dopo pero', ognitempo e di buon ora, si parte con il battello per la gita alle Cinque Terre ed il giro delle Isole Palmaria, Tino e Tinetto.
www.navigazionegolfodeipoeti.it
Parliamo di uno dei tratti più belli di costa ligure, italiana, europea e forse . . . mondiale.
Delle Cinque Terre si è già detto e non si dirà mai abbastanza, ma non vanno dimenticate le tre isole che si affacciano sul golfo di La Spezia e che, se poco praticabili perchè sotto presidio della Marina Militare (delle tre solo l'isola Palmaria consente lo sbarco ed è in parte praticabile), anche solo circumnavigandole rivelano panorami mozzafiato e fondali profondi con acqua cristallina.
L'itinerario migliore prevede la partenza dall'imbarcadero di Lerici (proprio sul molo davanti alla centralissima Piazza Garibaldi) intorno alle 10,30 con sosta alle Cinque Terre e rientro intorno alle 17,00 pomeridiane.
. . . continua . . .

weekend ideale !

E' quello che ti permette di ottimizzare i già risicati tempi a disposizione e di farti godere delle bellezze dei luoghi.
Per visitare il tratto di costa appena descritto (da Est a Ovest e cioè dall'estrema punta Est della Liguria che è Marinella di Sarzana sino alle Cinque Terre, anche con una puntata in terra toscana con visita a Viareggio e la Versilia) ho scelto come "base" la splendida località di Lerici.

E' stata una scelta dettata non soltanto dalla bellezza della cittadina, ma anche e soprattutto dalla sua funzione di "starter" per la visita breve a tutta la costa sopra descritta nella massima comodità.
Partiamo comunque col dire che anche Lerici val bene una "messa": la cittadina è davvero accessibile comodamente da mezza Italia, servita benissimo dall'autostrada A12 (Genova-Livorno) che la pone a due ore da Milano, due ore e mezza da Torino e quattro ore da Roma (tanto per esprimerci in tempi di percorrenza !).
Usciti dall'autostrada, 15 minuti di statale ben segnalata portano alla cittadina marinara ed ai suoi alberghi www.comune.lerici.sp.it

Il Levante al confine con la Toscana






La propaggine Est della Liguria confina con la punta Nord della Toscana e rappresenta la continuazione ideale del litorale Versiliese che parte da Viareggio e termina con la foce del fiume Magra : una lunga teorie di spiagge sabbiose caratterizzate da fondali bassi dove si sviluppano quasi senza soluzione di continuità stabilimenti balneari di tutte le categorie. Dagli inizi degli anni '60, questi luoghi sono stati il palcoscenico delle vacanze italiane, raccogliendo i sogni dell'Italia in via di sviluppo che iniziava a potersi permettere le ferie al mare.


Tutte le cittadine affacciate sul litorale hanno iniziato a fare del turismo una vera professione, a cominciare da Viareggio e Forte dei Marmi in Toscana, che si sono subito appropriate del turismo "bene" ed ancora oggi ne detengono se non l'esclusiva, almeno una buona fetta.


La Riviera Ligure di Levante, con le prime cittadine balneari che si incontrano (Marinella di Sarzana e Fiumaretta), ha invece sempre atteso un turismo più popolare, scelta obbligata anche dagli spazi dell'entroterra certo non vasti come nella vicina Toscana ed impossibilitati quindi ad ospitare strutture turistiche di un certo rilievo; leggermente diversa invece la situazione delle altre località che seguono la costa sempre da Est verso Ovest e cioè Bocca di Magra, Lerici e Portovenere.


Qui l'unicità dei luoghi (Bocca di Magra costruita completamente sulla foce del fiume Magra appunto e Lerici e Portovenere favorite dall'esistenza di due meravigliosi golfi naturali), ha portato a scegliere di ospitare un turismo sicuramente più esclusivo anche per la presenza di porticcioli più o meno attrezzati per la nautica da diporto.

Uno degli indiscutibili vantaggi di questo tratto di costa è rappresentato dalla vicinanza e dalla raggiungibilità dei luoghi, tanto che in un weekend intero (tre giorni e due notti per intenderci !) con un minimo di organizzazione è possibile visitare con sufficiente calma la riviera dal confine con la Toscana almeno sino alle Cinque Terre incluse.

le cinque terre





Nate senza alcuna vocazione turistica, queste cinque perle di rara bellezza erano poco più che piccoli villaggi di pescatori costruiti faticosamente su pendii scoscesi affacciati su di una scogliera ritenuta giustamente tra le più belle del mondo.

Poche case piccole, strette, sviluppate più in altezza che in larghezza (visto lo scarso spazio a disposizione !), vivacemente colorate ed addossate le une alle altre da dove ogni mattina, i pescatori ritornati dai lunghi viaggi in mare, partivano per raggiungere i vicini appezzamenti di terreno per coltivare la vite.

Ed è proprio questa una delle caratteristiche che ha reso questo territorio famosissimo :  la coltivazione della vite sviluppata su territori "impossibili", pendii impervi anche solo per camminare, fazzoletti di verde affioranti tra una roccia e l'altra, discese ripide verso il mare dove solamente l'abilità e soprattutto la costanza e caparbietà degli abitanti ha potuto creare questo autentico miracolo del binomio uomo e natura !

Ai turisti di tutto il mondo che ormai affollano questo lembo di costa sembra impossibile vedere le viti con i primi filari che quasi sfiorano la superficie del mar ligure e pensare che sono il frutto di una faticosa coltivazione metro a metro : naturalmente, il vino che se ne ricava è tra i più ricercati ed è prezioso non soltanto per la fatica con la quale si è ottenuto, ma anche per il suo inconfondibile sapore ottenuto da una terra esposta al sole così come agli spruzzi di salmastro delle mareggiate !

due o tre giorni . . . da sogno !

Le vacanze lunghe sono ormai un sogno per pochi eletti, è opinione comune che sia delizioso staccare più volte in un anno e concedersi brevi riposi di 1, 2 massimo 3 giorni con il risultato di riposarsi meglio e poter visitare più luoghi anche se in minor tempo ed allora . . quale regione si presta meglio di tutte alle “fughe” brevi ?

Senz'altro la Liguria, che per la sua conformazione geografica e per la ricchezza di risorse naturali e paesaggistiche non ha rivali per brevi escursioni.
Iniziamo dicendo che è facilmente raggiungibile da tutto il nord, centro, e centro sud sino a Roma, dove le distanze massime permettono e giustificano senz'altro una breve escursione; i collegamenti autostradali sono ottimi ed il clima, sempre mitigato dal mare che lambisce tutta la regione, risulta godibile veramente tutto l'anno (non dimentichiamo che, da sempre, la riviera ligure è conosciuta per la possibilità di “svernare” in un clima gradevole !).
Priva di grandi città (a parte Genova), tutta la regione è caratterizzata da piccoli, centri, cittadine e paesi per molti versi ancora rurali o comunque “a misura d'uomo” dove il turista (nonostante i liguri abbiano per tradizione caratteri chiusi e campanilisti) riesce a muoversi a proprio agio cogliendo, in poco tempo, tutte le bellezze dei luoghi.
Anche la tradizione turistica ligure è consolidata nel tempo : alberghi, pensioni, residence, camping, case vacanza, ostelli, ristoranti, trattorie, abbondano in Liguria dal tempo in cui i primi vacanzieri cominciarono a scegliere questa regione per le loro gite quasi obbligando i liguri ad abbandonare o sospendere momentaneamente la loro occupazione principale (la pesca), per organizzare una accoglienza turistica che si è sviluppata sino a diventare una delle principali risorse economiche della regione.
Stretta tra montagna e mare in un insieme paesaggistico veramente bellissimo, offre appunto la possibilità di scenari suggestivi che variano in poche centinaia di metri alternando insenature naturali a pendii scoscesi e ripidi da scalatore.
La costa delle Cinque Terre è il miglior esempio di questo territorio : famosa in tutto il mondo per la bellezza e l'unicità dei luoghi, è diventata da poco patrimonio mondiale dell'Unesco.