Qui si esagera . . . !

Ancora un piccolo capitolo della saga infinita su Lerici e sul suo dilapidato patrimonio turistico . . . chi segue da tempo questo blog, avrà capito che l'autore, amante della bellissima "perla del golfo" per quello che era, mal digerisce la trasformazione che è stata imposta dagli attuali amministratori, blindando la città ai visitatori con la scusa di migliorarne ed elevarne l'"appeal" turistico !

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Ultima perla nella collana di costoro è la constatazione di un numero di pubblici esercizi, (bar, ristoranti), superiore alla media regionale e provinciale ma, nonostante questo, la decisione di ulteriore impulso alla concessione delle licenze per detti esercizi ma con . . . i dovuti "paletti" che andiamo ad elencare : 

si va da un minimo di superficie di somministrazione di 40 mq, alla climatizzazione e insonorizzazione obbligatoria garantita da opportune (e costose !) certificazioni, dai servizi per disabili obbligatori, alla accettazione obbligatoria della moneta elettronica, nonchè alla proposta di piatti per celiaci e diabetici con prevalenza di prodotti del territorio, assenza assoluta di cibi precotti e presentazione dei menu' e formazione del personale nelle lingue straniere più usate (oltre a divise obbligatorie per gli addetti).

Non è finita : tiranniche le disposizioni per gli orari di apertura
che dovranno essere di almeno 12 ore per i bar e 8 per i ristoranti, nonchè apertura serale per tutta l'estate obbligatoria e, nel resto dell'anno, tre sere su sette.

Ma si rendono conto, "lor signori", che dopo la "cura dimagrante" alla quale la hanno forzatamente sottoposta, Lerici dovrebbe foraggiare di sua tasca gli sventurati imprenditori che osassero rilevare una qualche licenza commerciale . . . altro che imporre balzelli o comunque obblighi più o meno onerosi che, inevitabilmente, disincentiveranno anche i più convinti.

Per cercare di salvare il salvabile l'amministrazione dovrebbe regalare le licenze, salvaguardando ovviamente obblighi di legge, decoro e pulizia, ma lasciando libero il commerciante già affamato dalle ristrettezze del commercio in essere e non gravato, a priori, con disposizioni restrittive e penalizzanti ancor prima di aprire la saracinesca !

Sarà poi il commerciante stesso, se gratificato, a migliorare e migliorarsi con personale qualificato, prodotti di qualità, allungamento dell'orario di apertura, ecc. . . . tutti provvedimenti che, se imposti già all'inizio dell'attività, rischiano (e rischieranno sicuramente !), di allontanare definitivamente il commercio dalla ex ridente cittadina !

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