Manarola ed il suo presepe luminoso !
perchè le Cinque Terre in inverno ?
Cinque Terre e Giro d'Italia
Cinque Terre, nonostante la crisi . . .
Lerici ed il decoro civico !
Quindi, l'ultima brillante idea della giunta comunale è questa : dopo aver sfiancato economicamente la cittadina (ex perla del golfo dei poeti) ed averla spopolata di turisti (e residenti) con un dissennato piano urbano e viario, perchè non vessare ulteriormente i pochi rimasti addebitandogli anche oneri da sempre competenti al comune ?
facebook e Cinque Terre !
Appello per salvare le Cinque Terre
Riprendiamo dalla rete e pubblichiamo :
Appello per salvare le Cinque Terre
Fermiamo la costruzione di un residence allo spiaggione di Corniglia
Noi cittadini europei, amanti del territorio delle Cinque Terre che consideriamo un ambiente naturale di eccezionale bellezza ed equilibrio antropico, siamo venuti a conoscenza che sulla costa e sul “Sentiero azzurro” che collegano i paesi di Corniglia e Manarola (siti nei Comuni di Vernazza e Riomaggiore), è stata autorizzata l’edificazione di un residence costituito da 42 appartamenti, ristorante, bar, piscina, per un totale di
Questa mega-struttura - del tutto incongrua rispetto ad una località cosparsa di minuscole abitazioni inserite fra rocce e balze collinose ricoperte da vigneti digradanti verso mare - dovrebbe collocarsi sul sito del vecchio tracciato ferroviario che è stato venduto nel 2003 dalle Ferrovie dello Stato ad una società immobiliare privata, per l’esigua somma di €. 195.000, senza che nessuno fra gli enti istituzionali ritenesse necessario acquisirlo al fine di preservarlo e di mantenerne la destinazione ad uso pubblico.
Al contrario, il Ministero per i beni e le attività culturali, l’ente Parco Nazionale delle Cinque Terre,
La progettata edificazione è destinata a deturpare irrimediabilmente un ampio tratto di costa, deteriorare il precario equilibrio ambientale in una località collinosa già soggetta a frane e a sottrarre all’uso pubblico una vasta area di spiaggia. L’autorizzazione a costruire appare tanto più incongrua, se si considera che le Cinqueterre sono sottoposte a varie tutele ambientali. Dal 1997 sono iscritte nella lista UNESCO dei beni patrimonio dell’umanità; dal 1998 sono un’area marina protetta; dal 1999 sono un territorio protetto attraverso la costituzione di un Parco Nazionale. Ciò non ha impedito il rilascio di un’autorizzazione a costruire, che contrasta con la previsione di leggi regionali, nazionali e con importanti direttive ambientali europee.
Segnalazioni di associazioni ambientaliste e di cittadini singoli, articoli comparsi sulla stampa quotidiana e su riviste specializzate, tra cui l’autorevole Giornale dell’Architettura, hanno allertato l’UNESCO che sta monitorando la situazione. Ma il timore è che, come spesso accade, gli interventi di salvaguardia siano inesistenti o intempestivi, e che il patrimonio dell’umanità venga irreparabilmente compromesso.
La disinvoltura con cui il problema viene trattato dagli enti italiani preposti alla tutela paesaggistica e la sottovalutazione degli effetti devastanti per il territorio, rendono urgente il formarsi di un’opinione pubblica partecipativa, che provochi un ripensamento radicale da parte di tutti i titolari di potestà decisionale, a livello regionale e nazionale. Appaiono inoltre urgenti e necessari una verifica e un intervento da parte del Parlamento Europeo, della Commissione Europea e dell’UNESCO, che con questo appello intendiamo sollecitare.
Chiediamo sostegno a questa iniziativa, invitandovi a inoltrare la vostra adesione al seguente indirizzo e-mail: perle5terre@libero.it. Vi preghiamo di indicare come oggetto: “Aderisco all’appello” e di scrivere nel testo il vostro “cognome, nome, professione, città”.
Cinqueterre, 29 settembre 2008
via dell'amore chiusa per frane
i rumori a Lerici ?
Innanzitutto postiamo il fatto odierno : un nuovo movimento civico composto da militanti di Legambiente e semplici cittadini invoca a gran voce presso le istituzioni comunali e di polizia uno stop ai rumori molesti serali nella cittadina di Lerici e quindi soppressione a partire da una certa ora di tutte le manifestazioni musicali o comunque rumorose.
Antefatto : dovete sapere che esisteva una volta (tanti anni fa), una località di mare molto graziosa, piuttosto piccola ma altrettanto bella, rinomata e conosciuta in Italia ed all'estero per la bellezza dela sua baia, per l'invidiabile mitezza del clima in ogni stagione, per la facile raggiungibilità da mezza europa e per l'ospitalità che, se pur non eccellente come in Romagna, Sardegna, ecc., garantiva discreti e soddisfacenti soggiorni ai turisti che la sceglievano per il loro relax.
In questa piccola località, di nome Lerici, i turisti erano benvoluti : esistevano alberghi accoglienti, bar, ristoranti con verande sulla passeggiata, e, soprattutto da giugno a settembre ma più o meno in tutti i weekend dell'anno con prevalenza di quelli a cavallo di qualche festività, il paese risuonava del normale traffico di una località turistica, con barche che ormeggiavano, auto che transitavano scaricando visitatori, passeggiata a mare traboccante di gente, bar e gelaterie che lavoravano a pieno ritmo, musica nei bar all'aperto, manifestazioni, ecc. ecc. insomma . . . il paese era vivo !
Ma venne il giorno che, come in tutte le favole che si rispettino, arrivò l'orco cattivo nei panni di una giunta comunale che, in virtù di ottenere consenso popolare (volgarmente : VOTI !) dagli abitanti anziani di Lerici (la maggioranza, ovviamente !), trovò il modo di disintegrare tutto questo trasformando la ridente cittadina in un paese . . . da ridere !
Gli anziani di Lerici, da buoni liguri musoni e scostanti, fieri del loro passato di marinai e pescatori quindi riottosi ad ogni forma di socializzazione o di innovazione, perfettamente dimentichi dei lucrosi affitti da sempre ricavati dagli appartamenti estivi o dai fondi commerciali locati a ristoratori e baristi e completamente disinteressati del futuro professionale dei loro eredi giovani, appoggiarono incondizionatamente le idee oscurantiste della nuova giunta che ebbe buon gioco quindi, mascherando l'ottusità con non precisate intenzioni ecologiste e ambientaliste, a vietare tutto il vietabile allontanando definitivamente non solo il turismo estivo e stanziale, ma anche il pendolarismo turistico dalle vicine località che garantiva almeno la sussistenza invernale degli esercizi commerciali.
Ecco quindi istituire in tutto il paese (badate bene : intendiamo proprio tutta la striscia di costa che collega e congiunge i paesi di San Terenzo e Lerici !) una rigorosa ZTL che, durante l'estate, non permette neanche il transito veicolare degli abitanti delle frazioni del comune stesso, supportata da un parcheggio (a pagamento salato !), ben distante dal centro cittadino e naturalmente costantemente insufficiente alla bisogna.
Ecco istituire un servizio navetta tra parcheggio e centro ridicolmente sottodimensionato e con termine (in un paese di villeggiatura estiva), con il calar della sera.
Ecco permettere lo sventramento di una collina esttamente sopra il paese (intervento ambientalista ?), con la costruzione di unità immobiliari e garage da vendere od affittare a chissà chi (vista la depressione della zona).
Non contenti, ecco l'ultima innovazione delle telecamere a circuito chiuso posizionate agli accessi delle zone vietate per cogliere ogni minima infrazione e punire convenientemente anche il piu' piccolo triciclo non autorizzato che osasse intrufolarsi nelle strade della ex ridente cittadina.
Ex ridente perchè ormai i turisti sono solamente un ricordo : flagellati dai divieti e dalle multe, impediti nel raggiungere il paese, scomodati nel raggiungere il centro dal parcheggio, vessati dai negozianti che strangolano economicamente i pochi che rimangono, anche gli storici habituè di questi lungomare hanno preferito altri lidi, magari meno romantici e panoramici, ma almeno comodamente raggiungibili.
E che dire dei turisti pendolari dalle zone limitrofe che, se prima facevano di Lerici una meta sicura per il fine settimana od anche per una cena in riva al mare, ora inorridiscono solo a pensare di dover avvicinarsi alle telecamere . . .
Per non parlare dei negozianti che tra chiusure anticipate di serrande e cambi di gestione, una settimana si ed una no compaiono sulle cronache dei quotidiani locali con iniziative di protesta verso la situazione fattasi ormai insostenibile.
Ed ora ? . . . ecco Legambiente con i cittadini al seguito che chiedono di ridurre i rumori notturni : rumori notturni in un paese blindato ? Ahh si, . . . forse lo sferragliare delle catene dei fantasmi . . . . !!!
un filo ideale tra Lerici e Costa Azzurra
Come Lerici, anche la cittadina francese che sorge in Costa Azzurra, oltre ad avere all'incirca le stesse dimensioni e numero di abitanti, denota una forte connotazione turistica che, nelle intenzione dei sindaci e dei promotori delle due località, se incanalata con obbiettivi comuni potrebbe portare ad un notevole ritorno turistico e di conseguenza economico.
L'occasione è stata propizia (complice anche una bellissima giornata di sole), per una festa vera e propria che ha colorato tutta Lerici da mattino a sera ed ha sicuramente movimentato la giornata dei turisti che certo non si aspettavano una tale accoglienza in un fine settimana di tardo ottobre.
Villa Marigola, centro congressi Cassa Risparmio della Spezia
Nella visita al comprensorio di Lerici non può assolutamente mancare una visita ad un particolare edificio e soprattutto al suo stupendo giardino.
Situato sopra un'altura prospicente alla baia della Venere Azzurra, si erge ora come uno dei centri congressi più belli e panoramici di tutto il paese : si tratta di Villa Marigola, ora Centro congressi della Cassa di Risparmio della Spezia.
E' uno splendido edificio del XVIII secolo, inizialmente dimora di villeggiatura dei marchesi Ollandini, venne costruito con l'aggiunta di una terrazza molto ampia che accoglieva "il giardino degli agrumi" con il vasto podere intorno ricco di viti ed olivi.
Nel secolo successivo, il parco della villa, vanto della costruzione, subì il fascino dei giardini all'Inglese e venne ridisegnato con i vialetti e le aiuole tipiche del periodo; nel mentre, la proprietà passo di mano in mano a parecchie famiglie nobili (tra cui l'ammiraglio inglese Sir Reginald Pearce) sino ai marchesi Magni Griffi dall'inizio del '900.
Famosa è la sua torretta per aver accolto le meditazioni del grande Sam Benelli nella stesura della sua "cena delle beffe".
Dopo una ristrutturazione accurata avvenuta nell'ultimo decennio, ora la villa con il favoloso parco ospita nelle sue sale le più prestigiose manifestazioni culturali ed i congressi più importanti di tutto il levante ligure nonchè importanti seminari scientifici nazionali ed internazionali.
Offre ospitalità a circa 400 congressisti, con un salone centrale da 180 posti, 2 salette da 30 ed altre sale tutte finemente decorate ed arredate, più un'area espositiva a pianterreno di circa 180 mq.
Le dotazioni tecniche sono tra le più moderne così come non mancano tutti i servizi di supporto quali parcheggio privato con shuttle, ristoranti, bar, segreteria, traduzione simultanea, sala regia, ecc.
la "querelle" Eco del Mare
La storia comincia ben 53 anni fa, quando un gentiluomo svizzero capita in quella insenatura, se ne innamora, chiede la concessione al demanio marittimo ed attrezza una spiaggia difficilissima da raggiungere se non via mare, con il chiaro intento di applicare i princìpi della sua cultura alla sua nuova creatura : semplicemente lo stabilimento balneare più pulito, più silenzioso, più ordinato, più organizzato e . . . più caro almeno della Liguria e poi dell'Italia intera.
L'insenatura è racchiusa tra 2 speroni di roccia ed un'altra parete rocciosa la separa dalla strada carrozzabile che scorre molto più in alto : non si bada a spese nel realizzare un parcheggio privato ad altezza strada, una elegante scalinata per la spiaggia che si snoda in un fiorire di pini marittimi, ed un avveniristico ascensore realizzato trivellando la roccia !
A livello spiaggia la stessa viene ripasciuta a dovere e le infrastrutture (cabine, bar, ristorante, spogliatoi, ecc.) vengono erette con una cura ed uno stile tra l'elegante ed il discreto.
Ma la gestione svizzera sapeva bene che, per creare un ambiente esclusivo e frequentato da clientela esclusiva la vera differenza doveva farla il servizio : ed ecco nascere il mito della spiaggia più pulita e silenziosa d'Italia, dove persino i bagnini accorrevano con i portacenere per i clienti e dove si poteva passare un'intera giornata al mare quasi nel più perfetto silenzio : bandite radioline, palloni, giochi acquatici ed anche i bambini diventavano incredibilmente silenziosi e tranquilli.
Un'oasi di pace con bar e ristorante di alto livello ed un servizio da hotel a 5 stelle che ha richiamato, nel corso degli anni, tutti i vip che transitavano da questa parte di Liguria : da terra, ma anche dal mare, con gli yacht alla fonda nella magnifica rada davanti alla spiaggia che, grazie a favorevoli correnti marine, ha sempre vantato un mare terso e pulito.
Per 53 anni abbiamo detto poichè, dopo ininterrotte estati nel segno del sole e del silenzio, l'estate appena trascorsa, anche in concomitanza con la scomparsa del fondatore e con il subentro degli eredi, ha visto il cartello "chiuso" sul cancello d'entrata.
La motivazione, con tanto di manifesto dei lavori, è legata alla ristrutturazione di una parte delle cabine con trasformazione delle stesse in altrettante suites di lusso.
L'evento ha scatenato una ridda di polemiche che non si placano neanche con l'avvicinarsi dell'inverno : innanzitutto una protesta generalizzata degli abituali frequentatori della spiaggia privati degli abituali comforts (e ripetiamo non avventori comuni ma politici, attori, cantanti e teste coronate !), secondariamente le proteste delle associazioni turistiche per il danno di immagine arrecato alla zona intera, ma soprattutto le proteste delle associazioni ambientalistiche per la deturpazione del territorio e la definitiva chiusura dell'accesso al mare pubblico.
Infatti, l'area in questione, classificata di alto pregio, rientra nella giurisdizione del parco regionale del Magra e di Montemarcello e sarà quindi la Soprintendenza che dovrà stabilire se le trasformazioni in corso sono compatibili con le linee guida del parco, indipendentemente dall'assenso degli organi comunali che hanno già approvato i lavori.
La battaglia è solo all'inizio ma si presume che, visto gli interessi in gioco e vista soprattutto la caratura degli utilizzatori dello stabilimento, i vicoli e i palazzi comunali di Lerici e dintorni risuoneranno per molto della "querelle" Eco del Mare !
Corniglia e Vernazza
Entrambi bellissime dal punto di vista paesaggistico, Corniglia vanta sicuramente la spiaggia più ampia delle Cinque Terre (dopo Monterosso), mentre Vernazza la palma del porticciolo sicuramente più incantevole : proprio qui infatti fanno generalmente scalo i battelli che arrivano dalle località del golfo.
Corniglia è forse il paese meno turistico delle Cinque Terre; è situato in alto rispetto al mare ed alla spiaggia si arriva solamente tramite un lungo viottolo. Vernazza invece, intorno al porticciolo sviluppa tutta la sua potenzialità turistica con bar, ristoranti, trattorie ed alloggi.
le gite alle Cinque Terre sempre più di moda !
Piu' che positivo il bilancio della stagione turistica delle Cinque Terre. Si registra l'8% di presenze in piu' rispetto all'anno scorso e ci sono buone prospettive anche per la stagione autunnale ed invernale soprattutto per quanto riguarda i flussi turistici esteri.
via dell'amore ecologica
Da oggi la Via dell'Amore diventa ulteriormente ecologica : circa cento led luminosi, rigorosamente alimentati da pannelli solari, creeranno un percorso notturno soffuso ed ulteriormente suggestivo.
Riomaggiore e Manarola
fine settimana imperdibile !
da Lerici per . . .
weekend ideale !
Il Levante al confine con la Toscana
le cinque terre
Nate senza alcuna vocazione turistica, queste cinque perle di rara bellezza erano poco più che piccoli villaggi di pescatori costruiti faticosamente su pendii scoscesi affacciati su di una scogliera ritenuta giustamente tra le più belle del mondo.
Poche case piccole, strette, sviluppate più in altezza che in larghezza (visto lo scarso spazio a disposizione !), vivacemente colorate ed addossate le une alle altre da dove ogni mattina, i pescatori ritornati dai lunghi viaggi in mare, partivano per raggiungere i vicini appezzamenti di terreno per coltivare la vite.
Ed è proprio questa una delle caratteristiche che ha reso questo territorio famosissimo : la coltivazione della vite sviluppata su territori "impossibili", pendii impervi anche solo per camminare, fazzoletti di verde affioranti tra una roccia e l'altra, discese ripide verso il mare dove solamente l'abilità e soprattutto la costanza e caparbietà degli abitanti ha potuto creare questo autentico miracolo del binomio uomo e natura !
Ai turisti di tutto il mondo che ormai affollano questo lembo di costa sembra impossibile vedere le viti con i primi filari che quasi sfiorano la superficie del mar ligure e pensare che sono il frutto di una faticosa coltivazione metro a metro : naturalmente, il vino che se ne ricava è tra i più ricercati ed è prezioso non soltanto per la fatica con la quale si è ottenuto, ma anche per il suo inconfondibile sapore ottenuto da una terra esposta al sole così come agli spruzzi di salmastro delle mareggiate !
due o tre giorni . . . da sogno !
Senz'altro la Liguria, che per la sua conformazione geografica e per la ricchezza di risorse naturali e paesaggistiche non ha rivali per brevi escursioni.
Iniziamo dicendo che è facilmente raggiungibile da tutto il nord, centro, e centro sud sino a Roma, dove le distanze massime permettono e giustificano senz'altro una breve escursione; i collegamenti autostradali sono ottimi ed il clima, sempre mitigato dal mare che lambisce tutta la regione, risulta godibile veramente tutto l'anno (non dimentichiamo che, da sempre, la riviera ligure è conosciuta per la possibilità di “svernare” in un clima gradevole !).
Priva di grandi città (a parte Genova), tutta la regione è caratterizzata da piccoli, centri, cittadine e paesi per molti versi ancora rurali o comunque “a misura d'uomo” dove il turista (nonostante i liguri abbiano per tradizione caratteri chiusi e campanilisti) riesce a muoversi a proprio agio cogliendo, in poco tempo, tutte le bellezze dei luoghi.
Anche la tradizione turistica ligure è consolidata nel tempo : alberghi, pensioni, residence, camping, case vacanza, ostelli, ristoranti, trattorie, abbondano in Liguria dal tempo in cui i primi vacanzieri cominciarono a scegliere questa regione per le loro gite quasi obbligando i liguri ad abbandonare o sospendere momentaneamente la loro occupazione principale (la pesca), per organizzare una accoglienza turistica che si è sviluppata sino a diventare una delle principali risorse economiche della regione.
Stretta tra montagna e mare in un insieme paesaggistico veramente bellissimo, offre appunto la possibilità di scenari suggestivi che variano in poche centinaia di metri alternando insenature naturali a pendii scoscesi e ripidi da scalatore.
La costa delle Cinque Terre è il miglior esempio di questo territorio : famosa in tutto il mondo per la bellezza e l'unicità dei luoghi, è diventata da poco patrimonio mondiale dell'Unesco.